Se 10 anni vi sembrano pochi | Una giornata di lotta e socialità per l’Acqua Bene Comune

💧12 giugno 2011 – 12 giugno 2021
‼️SE 10 ANNI VI SEMBRANO POCHI!A 10 anni dal referendum tradito sull’acqua una giornata di lotta e socialità per l’acqua bene comune, contro ogni forma di speculazione e privatizzazione sui servizi pubblici locali, per una società che metta al centro gli interessi delle classi popolari e non il profitto di pochi.Programma:➡Ore 16.00@Comune di Padova Palazzo Moroni.
Vieni con la tua bicicletta di fronte al comune di Padova. Iniziamo da lì per ricordare al Comune che non molleremo fino a quando la delibera del 2019 non sarà applicata in tutti i suoi punti. Questa battaglia è emblematica.
Poi… Biciclettata verso la Prandina!➡Ore 17.00@Prandina.
Momento informativo con interventi di Comitato 2SI Acqua Bene Comune Padova, Mamme NoPfas, No quarta linea inceneritore e altri.➡Ore 18.00@Prandina.
Festa popolare con concerto (a breve Info😎).➡Tutta la giornata@Prandina.
Banchetti informativi e intervento di cura e riqualificazione della Prandina, diamo vita per un giorno alla Prandina che vorremmo!*Indossa la mascherina e rispetta il distanziamento fisico.———————————————Sono passati 10 anni dal referendum su acqua, servizi pubblici e nucleare del 2011.Anche chi era troppo piccolo per votare ricorda l’enorme partecipazione popolare e il risultato schiacciante che sancì la vittoria dell’Acqua Bene Comune e il no all’energia nucleare. 27 milioni di Sì contro le privatizzazioni.A qualcun però non andava bene! Non era previsto che si smettesse di fare profitto sull’acqua e sui servizi pubblici locali e così in agosto del 2012 Draghi (sì proprio lui!) e Trichet inviano una lettera a Monti, all’epoca primo ministro italiano, in cui scrivono:“È necessaria una complessiva, radicale e credibile strategia di riforme, inclusa la piena liberalizzazione dei servizi pubblici locali e dei servizi professionali. Questo dovrebbe applicarsi in particolare alla fornitura di servizi locali attraverso privatizzazioni su larga scala”.La volontà popolare democraticamente espressa nel referendum viene ignorata per far spazio agli interessi economici di pochi. Questo processo raggiunge il suo culmine a dicembre 2020 quando l’acqua, al pari di una qualsiasi altra merce, è stata quotata in Borsa.
La cosiddetta “riforma” del settore idrico contenuta nel Recovery Plan, così come aggiornato dal governo Draghi (ancora lui!), punta ad un sostanziale obbligo alla privatizzazione nella forma del partenariato pubblico-privato, in particolare nel Mezzogiorno
L’attuale versione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza risulta in “perfetta” continuità con l’azione dei governi precedenti tesa a disconoscere e tentare di cancellare l’esito referendario: un ulteriore incentivo verso la gestione mercantile dei beni comuni!In tutta Italia, però, non si è mai smesso di dare battaglia per difendere la vittoria referendaria, impedire di fare profitto sull’acqua e garantire l’accesso a questo servizio essenziale a tutte e tutti. A Padova questa lotta ha dato un importante risultato nel gennaio 2019 quando il comune di Padova ha approvato all’unanimità la delibera che prevede:📍La fornitura d’acqua non venga sospesa nel caso di morosità delle utenze civili residenti e il quantitativo minimo vitale (50 litri persona giorno) sia sempre erogato.
📍La tariffa sia resa più equa, soprattutto per i nuclei familiari più numerosi, senza aumenti per le altre utenze civili residenti.
📍Alle utenze civili residenti disagiate venga dato un contributo attraverso un fondo formato da una parte dell’utile dell’ente gestore.
📍Il Comune impieghi una parte della propria quota di dividendi Hera per completare la copertura delle bollette delle utenze disagiate.Questa delibera non è, però, mai stata applicata! AcegasApsAmga continua a fare profitto sull’acqua e il Comune sta a guardare.
Tocca ancora a noi vincere questa battaglia importatissima e costringere il Comune ad applicare la delibera. Vogliamo una società non più in mano ai profitti di pochi ma strutturata per consentire a tutti e tutte l’accesso alle cure, ai beni essenziali, ai diritti.Fino all’ultima goccia!.P.S. Non siamo soli! A Roma ci sarà la manifestazione nazionale tutte le info qui: https://www.acquabenecomune.org/…/4064-roma-12-6…

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EVENTO FACEBOOK

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Primo incontro della commissione popolare per la legge sui beni comuni

Il primo appuntamento della Commissione sarà martedì 8 giugno 2021 alle ore 18.00, in forma digitale.
Per partecipare, scrivere a: info@commissionepopolarebenicomuni.it

Costruiamo la Commissione come uno spazio comune per le riflessioni teoriche e le pratiche che in questi anni hanno composto i tasselli dell’intelligenza collettiva dei beni comuni: invitiamo esperti/e nei campi come quelli giuridici, filosofici, economici, urbanistici, politologici, sociologici e antropologici nonché della politica e dell’attivismo sociale, rifiutando come unici criteri di selezione i titoli accademici, le qualifiche ANVUR, le affinità politico-elettorali.

Le organizzazioni, comunità e singoli impegnati sul fronte dello studio e difesa dei beni comuni – che sono alla base dell’uguaglianza sostanziale e del soddisfacimento dei diritti fondamentali intesi in senso ampio, inclusi quelli civili, politici e sociali – possono aderire all’appello compilando l’apposito form alla pagina: https://www.commissionepopolarebenicomuni.it/modulo-adesione

Per ora, condividiamo qui alcuni materiali di lavoro (https://www.commissionepopolarebenicomuni.it/materiali…/) che sono stati utili al nostro ragionamento, sperando che sia solo un punto di partenza per l’arricchimento del nostro repertorio di pratiche e conoscenze. E un vademecum sulla gestione delle assemblee.


Programma dell’incontro

18.00 -18.15 – Saluti e presentazione della Commissione (Maria Francesca De Tullio e Fabio Giglioni)

18.15-18.30 – Stato dell’arte sul regime attuale dei beni e sul dibattito parlamentare in merito alle proposte di legge sui beni comuni (Daniela Festa e Giuseppe Libutti)

18.30-19.00 – Discussione sui nodi essenziali del dibattito

19.00-20.00 – Discussione sull’organizzazione e sulle modalità di lavoro della Commissione


Sono previsti anche incontri pubblici in presenza in tre città, da cui poi ci si connetterà collettivamente all’incontro online:-

  • BARI: Bread&Roses spazio di mutuo soccorso, via Giovanni Amendola 182/A
  • MILANO: Macao, viale Molise 68
  • VENEZIA: Poveglia per tutti, saletta della trattoria alla Palanca della GiudeccaAuspichiamo che altre città si aggiungano per i prossimi incontri!

Spazio ai Beni Comuni! Incontro/laboratorio pubblico

COS’E’ LA PARTECIPAZIONE? CHE COSA SIGNIFICA PRENDERSI CURA DI UN TERRITORIO, DI UNO SPAZIO?

E’ a partire da queste domande, che come Rete Beni Comuni Padova, abbiamo deciso di organizzare il nostro secondo incontro pubblico all’Ex Macello domenica 30 maggio. Il luogo, naturalmente, come lo è stato per la Prandina lo scorso 24 aprile, non è casuale.
Abbiamo deciso, infatti, di entrare e di riappropriarci, seppure temporaneamente, dell’Ex Macello proprio per rispondere a queste domande a partire dalla pratica e dall’ esperienza, che è quella di una comunità che per più di trent’anni quel posto lo ha vissuto, prendendosene cura nel senso più ampio e profondo del termine.

Lo ha fatto ascoltando i bisogni della gente che quel posto lo abitava, lo attraversava, lo viveva nel quotidiano. Partendo da loro, da noi, dalle nostre idee, dalle nostre esigenze, dai nostri desideri.
In quella giornata, ripercorreremo, grazie proprio alla CLAC, gli spazi dell’Ex Macello, per ricordarci cosa è stato e la forza che tutt’oggi porta con sé. Non è un semplice esercizio di memoria collettiva, ma una riappropriazione di una parte di città che ci appartiene, per fare esperienza concreta di cosa sia veramente un processo di presa in cura di uno spazio da parte della comunità.Questo percorso ci servirà, oltre che per riaprire, seppur temporaneamente, l’Ex Macello, anche per discutere insieme del regolamento cittadino sui beni comuni che l’amministrazione comunale ha presentato alla città e intende approvare a breve.


In questa fase riteniamo necessario un confronto collettivo sul regolamento, sulle modalità con cui è stato costruito e sulla sua effettiva efficacia nel rispondere ai bisogni delle persone a cui intende rivolgersi. Questo confronto, tuttavia, è necessario ma non sufficiente: la nostra ambizione è di costruire un modello realmente capace di tutelare le risorse e gli spazi dei nostri territori in un percorso collettivo di riappropriazione e solidarietà.

Per fare ciò vogliamo partire proprio dalla storia dell’Ex Macello, uno spazio che è stato chiuso e tolto di fatto alla comunità che se ne stava prendendo cura.Venite, raggiungeteci, incontriamoci e discutiamo insieme perché gli spazi della città, presidi di socialità e cultura, vengano tolti dalle logiche del profitto e della consumazione e rispondano ai bisogni reali delle persone che questo territorio lo abitano.A breve daremo aggiornamenti precisi sul programma della giornata. Intanto tenetevi liber* e rimanete aggiornat* su questa pagina!

#ReteBeniComuniPadova

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DOVE

OBBLIGHIAMO IL COMUNE AD APPLICARE LA DELIBERA SULL’ACQUA DEL 2019.

⏰Sabato 29 maggio, Ore 11.00, di fronte al comune di Padova.

Il 12 giugno 2021 saranno passati 10 anni dal grande referendum per l’Acqua Bene Comune. La volontà popolare espressa in quel referendum è stata tradita. Altro che bene comune essenziale, sull’acqua si fa ancora profitto! Addirittura inizia a essere quotata in borsa, proprio come il petrolio…Assurdo vero?

E non è tutto!

Grazie alle pressioni del Comitato Acqua Bene Comune il consiglio comunale di Padova ha approvato nel Gennaio del 2019 una delibera che prevede:

📍La fornitura d’acqua non venga sospesa nel caso di morosità delle utenze civili residenti e il quantitativo minimo vitale (50 litri persona giorno) sia sempre erogato.
📍La tariffa sia resa più equa, soprattutto per i nuclei familiari più numerosi, senza aumenti per le altre utenze civili residenti.
📍Alle utenze civili residenti disagiate venga dato un contributo attraverso un fondo formato da una parte dell’utile dell’ente gestore.
📍Il Comune impieghi una parte della propria quota di dividendi Hera per completare la copertura delle bollette delle utenze disagiate.Peccato che questa delibera non sia mai stata applicata! E così la situazione in cui ci troviamo è questa: privati che fanno soldi sul bene primario per eccellenza.Il Comune cosa fa? Si perde in un bicchiere d’acqua? Fa acqua da tutte le parti?

🧐Scopriamolo…
➡️Andiamo a chiedere al Vicesindaco Andrea Micalizzi quali passi ufficiali e istituzionali sono stati fatti per applicare i 4 punti della delibera.
➡️Chiediamo all’Assessora Marta Nalin Quante sono le famiglie che hanno chiesto il Bonus Idrico Nazionale nel 2020?

Quanti soldi sono stati assegnati, oltre al Bonus Idrico Nazionale, e a quante famiglie, per il 2019 e per il 2020? A quante famiglie è stato dato un contributo parziale?

Quanti soldi restano da pagare per le famiglie disagiate?
Quanti sono i soldi rimasti e come si pensa di assegnarli?
Quante sono le utenze domestiche residenti che hanno avuto la sospensione/disattivazione per morosità?


➡️E, ovviamente, chiediamo al Sindaco Giordani e all’intera giunta di applicare la delibera comunale del 29/01/2019 in tutti i suoi punti!Facciamolo in piazza visto che gli incontri promessi non sono più stati convocati dal Comune.Siete tutte e tutti invitati!


Lottiamo per l’acqua Bene Comune!
Fino all’ultima goccia!

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Nasce la Rete per i Beni Comuni di Padova

 Ci vediamo sabato 24 aprile al Parco Cavalleggeri per presentare la Rete e discuterne insieme!Aria, acqua, suolo, patrimonio culturale e paesaggistico, salute, conoscenza, qualità della vita, infrastrutture, spazi di socialità, condivisione e mutualismo.

Beni Comuni perché riguardano tutte e tutti, Beni Comuni perché necessari alla vita e al benessere delle comunità. Beni Comuni perché dovrebbero essere liberi dalle logiche del profitto e della speculazione e rispondere esclusivamente ai bisogni reali e alla loro piena soddisfazione, senza discriminazioni.

“Dovrebbero” perché al momento non è così… E’ per questo che anche a Padova alcune realtà sociali e singole cittadine e cittadini sentono la necessità di dare vita a una Rete per i Beni Comuni. Non un semplice coordinamento, ma un vero spazio di incontro, di discussione e di azione collettiva.

La Rete nasce in un momento storico che mostra più che mai l’importanza della cura del Bene Comune e non è un caso che l’urgenza di riunirci e creare forme di condivisione intorno a questo tema emerga proprio quando più forte è la spinta alla solitudine, all’isolamento, all’individualismo del “si salvi chi può”.

La nostra città invece vive di esperienze collettive, associazioni e realtà sociali, nonostante il fatto che gli sgomberi a cui abbiamo assistito negli scorsi anni abbiano rischiato di impoverirne il tessuto. Ci interessa dunque la proposta, di cui si sta discutendo a livello comunale, di dotare Padova di un “Regolamento cittadino dei Beni Comuni e degli Usi Civici” e intendiamo muovere i nostri primi passi come Rete per monitorare dal basso il percorso di approvazione del regolamento, ma soprattutto per dimostrare attraverso l’agire pratico quello che intendiamo per Beni Comuni e Partecipazione.

La Rete è aperta a tutte e tutti. E’ una realtà eterogenea, fatta da persone con percorsi differenti alle spalle, ma convinte allo stesso modo che solo attraverso forme di cooperazione, sussidiarietà orizzontale, solidarietà, gestione collettiva e condivisa delle risorse che caratterizzano il territorio in cui viviamo, si possa generare un vantaggio per l’intera comunità, in termini sia di risorse a disposizione, sia di godimento dei diritti universali.È con lo sguardo al futuro, in questo periodo di pandemia che mostra tutte le ingiustizie del sistema in cui viviamo, che vi invitiamo a questo primo momento di condivisione, nel quale presenteremo la bozza del nostro Manifesto e discuteremo insieme di come costruire una Rete per i Beni Comuni che sia uno strumento utile per la nostra città.


Ci vediamo nei pressi della Ex Prandina, luogo simbolo di ciò che potrebbe essere un Bene Comune e invece non lo è. Insieme possiamo far sì che non siano più gli interessi di pochi e le speculazioni a vincere, ma le comunità che si prendono realmente cura dei beni che riguardano tutte e tutti.

Ecco il PROGRAMMA DELLA GIORNATA, che si svolgerà all’aperto nel pieno rispetto delle misure anti-Covid:▶ Ore 14.30: Accoglienza
▶ Ore 15.00: Perché una Rete dei Beni Comuni a Padova? Presentazione e discussione sulla Rete e il suo Manifesto
▶ Ore 16.30: Divisione in Gruppi di Lavoro:
1) Cosa sono gli usi civici?
2) Quale futuro per l’Ex Prandina?
3) Perché l’Acqua non è ancora un Bene Comune?
▶ Ore 17.30: Restituzione in plenaria e ConclusioniAl seguente link puoi leggere la Bozza di Manifesto e aderire alla Rete: https://benicomunipadova.it/

Partecipa, diffondi e condividi!

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